Piena Po - In corso il trasferimento
precauzionale dei cittadini residenti nelle aree golenali da
Piacenza a Ferrara. Prosegue il monitoraggio delle arginature,
impegnati oltre 400 volontari di Protezione civile. Domani
pomeriggio atteso il transito della piena a Boretto
Bologna - Sono 598 i cittadini residenti nelle aree golenali a
rischio di allagamento già evacuati in via precauzionale a causa
dell’ondata di piena del Po; altri 524 sono in attesa di essere
trasferiti o in corso di trasferimento. Tutti i Comuni
rivieraschi delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e
Ferrara - coordinati dalle Prefetture - stanno infatti
procedendo ad attuare le ordinanze di evacuazione e le
operazioni si stanno svolgendo regolarmente; i cittadini hanno
trovato ospitalità da amici e parenti e in parte saranno
alloggiati negli alberghi e nelle strutture messe a disposizione
dai Comuni.
“La Regione - afferma il direttore dell’Agenzia regionale di
Protezione civile Maurizio Mainetti - è pronta, attraverso
l’Agenzia, a mettere a disposizione risorse finanziare per dare
adeguato supporto alle amministrazioni comunali per l’assistenza
alla popolazione, e se necessario, mezzi e attrezzature”.
Sulla base dei dati forniti da Aipo, domani pomeriggio è
previsto il transito dell’ondata di piena a Boretto, in
provincia di Reggio Emilia, con livello 3, quindi di criticità
elevata, ma con valori comunque inferiori ai livelli raggiunti
nelle piene in Emilia del 2000 e del 2002.
Nel frattempo prosegue l’attività di previsione, monitoraggio,
vigilanza e controllo delle arginature, condotta dalle strutture
territoriali di Aipo e dal Servizio di piena centrale, con la
collaborazione degli Enti locali e della Protezione civile. Sono
oltre 400 i volontari di Protezione civile impegnati da venerdì
scorso nei comuni lungo l’asta del Po per interventi di
monitoraggio e di rialzo arginale.
L’Assessorato regionale alla Sanità (settori del 118, Igiene
pubblica e veterinaria) sta seguendo, in raccordo con le
strutture operative locali, la situazione relativa alle
necessità delle persone e anche ai problemi legati alla presenza
di allevamenti in aree golenali. Al lavoro anche i Servizi
tecnici di bacino, che hanno realizzato interventi di somma
urgenza in alcune zone del piacentino per opere di difesa
spondale. Infine è attiva in questi giorni la vigilanza della
Direzione marittima regionale, che ha trasmesso avvisi alle
Capitanerie e ai pescatori per la presenza in mare di materiali
trasportati dalla piena che potrebbero creare ostacoli alla
navigazione.
Il punto sull’emergenza Po è stato fatto oggi a Bologna presso
l’Agenzia regionale di Protezione civile, dove si è riunito il
Coordinamento tecnico idraulico del fiume Po che continuerà a
tenere monitorata la situazione fino al deflusso del colmo di
piena in Adriatico. Erano presenti i rappresentanti di Regione
Emilia-Romagna (Protezione Civile, Sanità, Servizi Difesa del
suolo e Geologico), Aipo, Arpa, Direzione nazionale Dighe,
Vigili del fuoco, Corpo forestale, Direzione marittima regionale
e Urber.
Secondo i dati forniti dal centro funzionale di Arpa
Emilia-Romagna, da sabato 15 novembre i livelli di
precipitazione sull’Appennino emiliano hanno raggiunto i 100-150
mm - con picchi di oltre 250 mm - e le precipitazioni di
moderata intensità che oggi hanno interessato i rilievi
dovrebbero esaurirsi in serata.
Rimangono attivi gli stati d’allarme per piena emessi nei giorni
scorsi dall’Agenzia regionale di Protezione civile per le
province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara.