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Nuova Pac, raggiunto l'accordo tra Regioni e Ministero dell'agricoltura sul riparto dei fondi europei. Rabboni: accolta la richiesta dell'Emilia-Romagna di un riequilibrio. Le Regioni chiedono che la quota di cofinanziamento regionale ai Programmi di sviluppo rurale venga esclusa dal patto di stabilità interno

 Bologna - “La nostra  richiesta  di un riequilibrio nella distribuzione tra le Regioni dei fondi europei  del nuovo Sviluppo rurale è stata  accolta. Con la nuova programmazione 2014-2020 l’Emilia-Romagna avrà a disposizione 1 miliardo 190 milioni di euro, 140 milioni in più rispetto al precedente settennato. Di queste risorse,  513 milioni sono costituite da fondi europei,  474 da risorse statali, mentre 203 a carico del bilancio regionale”. Così l’assessore regionale all’agricoltura  emiliano-romagnolo Tiberio Rabboni commenta l’esito dell’incontro, oggi a Roma, tra Regioni e Ministero dell’agricoltura sull’ applicazione  della nuova Pac.
Saranno quattro i Piani nazionali  di sviluppo rurale (assicurazioni, irrigazione, rete rurale e zootecnia) ed è stata  accolta  la richiesta delle Regioni che quello per la zootecnia finanzi anche l’attività territoriale delle Associazioni allevatori.
Per quanto riguarda il primo pilastro della Pac, vale a dire  i  Pagamenti diretti,  si è convenuto di assumere come ambito per la convergenza interna quello nazionale, così da favorire una maggiore uniformità. Tuttavia – ha sottolineato Rabboni – “si è anche deciso di compensare le eventuali riduzioni a carico di determinati comparti  attraverso  i pagamenti accoppiati, stabilendo comunque  che le variazioni  entro ciascuna regione dovranno rimanere entro un range predeterminato”.
“Le Regioni – conclude Rabboni – hanno  chiesto al Governo e all’Europa di escludere dal calcolo delle spese che concorrono al Patto di stabilità interno, la quota di  cofinanziamento regionale per lo sviluppo rurale".

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