Bologna – “Il grande lavoro per la ricostruzione è stato fin da
subito improntato a criteri di massima trasparenza e garanzia
per i cittadini e le imprese. Abbiamo scritto regole chiare e
tracciato un percorso di verifiche stringenti e imprescindibili
per l’utilizzo di risorse pubbliche. Siamo certi di aver operato
nel giusto a garanzia della nostra comunità”. Così l’assessore
regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli in
merito alle notizie sull’azienda Steda coinvolta dell’indagine
per tangenti in Abruzzo.
L’azienda Steda ha vinto tra agosto e
novembre 2012 alcune gare per la gestione dell’emergenza post
terremoto in Emilia, e ha svolto i lavori che gli sono stati
affidati con procedure regolari e nella massima trasparenza.
L’impresa, operante in tutta Italia, risultava in regola con le
norme prescritte, comprese quelle legate alla White List.
L’azienda si è occupata della realizzazione dei Map di Novi,
delle scuole materne di San Felice, delle elementari di
Mirandola e dei moduli rurali in alcuni Comuni terremotati,
cantieri portati regolarmente a termine.
La Steda risultò prima anche nella gara per la costruzione della
biblioteca di Mirandola, ma la Regione la escluse trovando
anomalo l’eccessivo ribasso praticato nell’offerta.
L’azienda si era aggiudicata anche la gara per la costruzione
della palestra di Massa Finalese, ma i lavori sono stati portati
a termine da un’altra impresa che nel frattempo aveva affittato
un ramo d’azienda della Steda, che per propri problemi
finanziari aveva avviato una procedura di concordato
preventivo.
Avendo la Steda sospeso i pagamenti ai subappaltatori, la
Regione - come prevede la legge - già prima dell’apertura della
procedura di fallimento aveva bloccato i pagamenti all’impresa
stessa a dimostrazione dell’efficacia dei controlli messi in
atto.
/BM