Discorsi tetri e zeppi di politica ed
intanto a subirne le conseguenze sono i cittadini ed i dipendenti
comunali del settore igiene, non pagati da oltre un anno. Mediamente
costoro avanzano da 100 a 300 ore di straordinario maturato da
luglio 2013
La politica si
disinteressa totalmente della gestione dei rifiuti, per questo ho
inteso avviare una discussione ampia in consiglio comunale con la
presentazione di un ordine del giorno articolato e concentrato sul
tema, soprattutto perché in commissione ambiente tali argomenti sono
stati i grandi assenti, meglio non parlare di rifiuti, nonostante il
grave impatto ecologico ed economico che il settore genera. Al
Comune si rimpallano responsabilità con discorsi tetri e zeppi di
politica ed intanto a subirne le conseguenze sono i cittadini ed i
dipendenti comunali del settore igiene, non pagati da oltre un anno.
Mediamente costoro avanzano da 100 a 300 ore di straordinario
maturato da luglio 2013, il comune di Matera è debitore nei
confronti dei suoi dipendenti, si intrecciano scuse, bugie, rinvii,
pretesti irrispettosi per non pagare, mentre ci si vanta di aver
bilanci in attivo. Di contro non si è tergiversato quando la società
che gestisce la raccolta ha presentato il conto di un milione di
euro per gli straordinari dei suoi dipendenti. Comportamento che
getta maggior disvalore al settore e fa incazzare i cittadini che
pagano salate tasse per poi sapere che ci sono lavoratori che
operano con sacrificio e non vengono pagati. Sembra che non si
avverta che la gestione dei rifiuti e la discarica, siano questioni
fondamentali per l’ambiente già quando si è in una conduzione
attenta, se poi ci si pone con una guida superficiale ed arraffata
si costruisce una bomba ambientale, come quella che appunto
raffigura la discarica. Ma quel che oggi definisce il nocciolo della
questione, è che tale passività politica ci consegna un settore allo
sbando con una discarica che si avvia all’esaurimento, alla
chiusura; una quantità di 30.000 metri cubi di percolato alimentato
dalle acque pluviali che dovrà essere trattato, depurato, che
costerà una montagna di soldi. Che dire poi della raccolta dei
rifiuti, della differenziata che non si fa, di isole ecologiche che
non esistono, di un contratto stipulato con la società che gestisce
la raccolta solo questo settembre. Siamo in regime di proroga di un
anno, si è ad un passo da aprile 2015 data di scadenza della proroga
e questa amministrazione evidenzia tutte le intenzioni per riaprire
la stagione dei rinvii, a non fare bandi. Neanche l’ombra di una
discussione sulla possibilità di una nuova gara, non si parla di
innovazioni, di idee, del futuro dei rifiuti, di aumentare la
quantità di differenziato. Tutti in silenzio sulla questione, tutti
osservano ma alcuno parla, neanchè più l’olezzo si percepisce; la
cosa non interessa e così continuano le totali e gravi inadempienze,
si calpestano i più elementari principi di legalità, con la precisa
volontà di continuare a consegnare un settore che vale milioni di
euro, nella confusione, con perenni proroghe pronte ed impacchettate
per l’amministrazione che verrà, per il sindaco che erediterà la
discarica. Ed intanto diventa inevitabile portare i rifiuti fuori
regione con un costo economico per la comunità di proporzioni
enormi, manca e nel tempo non si è cercata, una soluzione
alternativa ed una dietro l’altra le discariche del materano si
avviano all’epilogo finale: Pomarico è destinata a chiudere perché
come Matera è oramai satura; Tricarico e Pisticci non dispongono di
attrezzature per il trattamento di una consistente quantità di
rifiuti, non rimane altro da fare che trovare una destinazione fuori
regione. Nella discussione del consiglio comunale chiedo
che venga eseguito uno studio di fattibilità da sottoporre
all’attenzione del consiglio entro e non oltre il 31 dicembre 2014,
che tenga conto della convenienza economica a mantenere la gestione
della discarica; Se non sia il caso di esternalizzare la gestione
dell’impianto di compostaggio e della discarica, in considerazione
che, è evidente, è dimostrabile l’incapacità e superficialità nella
gestione di un simile impianto.
Adriano
Pedicini Consigliere Comunale FI
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