Soppressione anticipata per la Provincia di Matera
La Provincia di
Matera ha già chiuso i battenti. E’ l’amara conclusione a cui sono
giunti i genitori dei 28 alunni che, loro malgrado, stanno
frequentando le scuole superiori di S. Brancato di S. Arcangelo in
provincia di Potenza.
Da ormai più di due
mesi, dagli eventi franosi che hanno, di fatto, isolato l’abitato,
impedendo l’accesso e l’uscita di mezzi pesanti a causa della
impercorribilità delle strade provinciali ex SS103 sia in direzione
Corleto P. che in direzione Stigliano ed Ex SS 103 Val d’Agri in
direzione Aliano, gli alunni aggiungono 2 ore di viaggio al giorno
al normale calvario del pendolarismo quotidiano.
A nulla sono valse
le sollecitazione del Sindaco e del sottoscritto a tutti gli organi
della Provincia, a cominciare dal Presidente Stella che, pur
sensibile e disponibile a porre il problema nelle sedi e nelle forme
opportune, ha constatato la impotenza a risolverlo per la più becera
partigianeria della Provincia di Potenza.
Tre sono infatti le
comunità studentesche coinvolte nei disagi , Corleto P. , Guardia P.
, e Gorgoglione, ma a pagare le conseguenze della secolare fragilità
del territorio di questa area, cuore della Basilicata a confine tra
le due province è giusto(?) che paghi quella più debole
politicamente, Gorgoglione.
Accade infatti che
gli studenti di Corleto P. non possono perdere tempo per recuperare
i colleghi di Guardia P. e che devono essere quelli di Gorgoglione a
tornare indietro verso Guardia P per recuperarli e poi ridiscendere
verso valle.
Un bell’esempio di
gestione dei trasporti regionali, non c’è che dire! Se a ciò
aggiungiamo che i ritardi accumulati dagli alunni a causa di queste
efficienti soluzioni poste in essere dallo strapotere dell’
Assessore potentino, sono anche conteggiate dalle Scuole come
assenze magari ingiustificate! Certo un grande risultato per
l’assessore Valluzzi che calpesta così anche le sue origini in aree
altrettanto svantaggiate. Pensa sicuramente al suo “bacino”
elettorale. Bravo. Ora, dopo mille assicurazioni , ai genitori non
resta che accettare far continuare il calvario ai propri figli fino
alla fine di questo anno scolastico e poi ritirare i propri figli
per iscriverli altrove. Come uomo di scuola, mi rammarico del correo
burocratico comportamento delle Istituzioni Scolastiche che
aggiungono una beffa al danno sommando le ore di ritardo, come uomo
che ha vissuto con dignità una lunga esperienza nelle pubbliche
Amministrazioni provo delusione e vergogna. Basterebbero pochi
spiccioli per coprire le spese, ma credo che forse si ritiene più
utile politicamente spenderli altrove.
Resta una ultima
domanda da porsi : … e la Regione dovè?
Ins. Giuseppe
Filippo(1954)
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