Horizon 2020, la possibilità di cambiare. Presentato programma
quadro
Matera,
7 marzo 2014 – La Provincia di Matera, di
intesa con l'associazione per la cooperazione transnazionale locale
ed europea Tecla, ha organizzato un seminario di approfondimento su
Horizon 2020, il programma quadro della Unione Europea per la
ricerca e la innovazione.
Ad aprire l’incontro c’erano il presidente della Provincia di
Matera, Franco Stella, il presidente della Camera di Commercio,
Angelo Tortorelli, il direttore del Centro Ricerche Trisaia Enea di
Rotondella, Giuseppe Spagna, e tra i relatori il direttore
dell’Associazione Tecla Mario Battello, Leonardo Colucci di Tecla
Bruxelles e esperto OCSE del Tavolo Innovazione, Maurizio Borghi.
Ampio spazio è stato dato al valore della competitività, chiave di
volta per uscire dalla crisi che deve essere alimentata “promuovendo
tecnologie radicalmente nuove, semplificando il processo di
innovazione continua mediante le risorse disponibili per i prossimi
sette anni e dirette a quanti individuano nella ricerca e
nell'innovazione la chiave dello sviluppo.”
Nel corso
dell’incontro è stato presentato il quadro dei fondi strutturali
all’interno della programmazione finanziaria 2014-2020 della UE e
nello specifico il contesto italiano e del Mezzogiorno, presentato
oltretutto il volume
“Attuare con successo la Strategia Europa 2020: Manuale per gli Enti
Locali e Regionali,”
redatto dal Comitato delle Regioni
e curato nell’edizione italiana dall’Associazione Tecla,
in qualità di struttura accreditata alla
Piattaforma di
Monitoraggio Europa 2020 del Comitato delle Regioni.
All’evento
hanno preso parte, associazioni di categoria, enti, le due agenzie
della Provincia e, tra gli altri, anche le scuole che investono in
innovazione e che guardano con interesse alle possibilità di
sviluppo offerte dall'Europa, per garantire lo sviluppo ottimale e
l’uso dinamico del capitale intellettuale europeo, contribuendo a
generare nuove competenze e a sviluppare sistemi di formazione
innovativi e d’avanguardia.
“Horizon 2020
è uno strumento che, per i prossimi sette anni, apre un orizzonte di
finanziamenti da oltre 80 miliardi che potranno essere richiesti da
università, enti pubblici, grandi aziende, pmi, start up, centri di
ricerca. Se non vogliamo perdere quelle eccellenze che hanno
contribuito a far conoscere nel mondo il made in Italy dobbiamo
guardare oltre e investire in innovazione. Le sfide, però, - ha
concluso il presidente Stella - non possono essere affrontate in
singoli campi scientifici o tecnologici: è necessario un approccio
integrato. Il programma è infatti disegnato per finanziare soluzioni
che prevedano interdisciplinarietà, tenendo in considerazione gli
aspetti sociali e muovendosi pertanto anche nei settori delle
scienze economiche e umanistiche. C’è spazio per dare forma alle
idee brillanti, ai prototipi e alle attività pilota, per favorire
iniziative imprenditoriali e per stimolare la domanda di soluzioni
innovative.”
|
|