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IL MARCIAPIEDI DI MATERA                     13/02/2014

C’è chi dice che la politica cittadina le cose le fa con molta calma, ma quel che è accaduto in una sola settimana ha del miracoloso. In pochi giorni un esercito di operai di 17 imprese, con mezzi e maestranze,  tra il natale ed il capodanno scorso, si sono fiondate sui mercati di piazza A. Persio e piazza Marconi per eseguire, in tutta fretta, 600.000 € di lavori;  i contratti formali vengono sottoscritti il 30 dicembre, i lavori completati il giorno dopo, verosimilmente lavorando sino a capodanno. Ma non è tutta qui la stravaganza, vi è un condimento di autentica fantasia: si spacchettano gli interventi in modo tale che qualunque cosa si faccia la spesa esatta stabilita dalle perizie tecniche redatte dagli uffici comunali abbia lo stesso importo: 12 lavori da 33.700 €, 5 lavori da 40.000 €, indifferentemente se si tratti di pannelli solari, bagni pubblici, un rifacimento di pavimentazione, una rampa per disabili, ecc; tutto allo stesso prezzo. In piena campagna elettorale viene brevettata la delibera nr. 396 del 12.11.2013, dall’oggetto: "intervento strategico per il commercio ed il turismo" che da esordio a questi lavori per l'importo complessivo di euro 600.000. La giunta autorizza l'esecuzione di appalto di lavori e servizi in deroga alle procedure dell'avviso pubblico e tutto ciò in assenza delle motivazioni tassativamente previste dalla normativa. Da mandato ai dirigenti dei settori manutenzione urbane ed opere pubbliche di procedere all'attivazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’importo complessivo di euro 200.000 da frazionare in 5 affidamenti di 40.000 €; di procedure per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle aree mercatali di via Marconi e via A. Persio per l’importo di euro 400.000 frazionato in 11 affidamenti da 33.700, uno di 29.300. Stabilisce, In considerazione dell'esiguo lasso temporale a disposizione per l'ultimazione degli interventi di procedere all'affidamento dei lavori e sensi dell'articolo 125 c. 8 del DL 163/2006, ovvero tramite l'affidamento diretto, cosiddetto cottimo fiduciario. La decisione non sembra avere tutti i contorni della trasparenza amministrativa, appare oltremodo infondata la scelta operata dalla giunta allorquando delibera di frazionare la somma di euro 600.000 in una pluralità di affidamenti di importi inferiori a € 40.000. Questa scelta non compete alla giunta, ma è una possibile eccezionale procedura che deve sottostare a precise autonome valutazioni dei dirigenti, applicabile solo al verificarsi di precisi presupposti di legge. Infatti i dirigenti dei settori manutenzione urbana ed opere pubbliche quali responsabili delle attività di gestione hanno provveduto, in violazione dell'articolo 125 c. 13 del 163/2006, a frazionare gli interventi allo scopo di affidarli secondo la più comoda disciplina della trattativa privata. Sembra verosimile asserire che le procedure messe in essere dalla giunta prima, dalla dirigenza poi, hanno violato il principio di buona amministrazione ed i principi di trasparenza, cardini della corretta gestione della cosa pubblica, in quanto la scelta delle ditte per l'esecuzione dei lavori e delle forniture è stata fatta col metodo della fiduciarietà dal responsabile del procedimento e non mediante procedura aperta alla moltitudine delle imprese locali che avrebbero così, avuto modo di partecipare alla gara per l'aggiudicazione dei lavori, cosa che avrebbe comportato sicuramente una riduzione dei costi evitando così, grande disparità di trattamento tra gli operatori imprenditoriali oltre che ad insinuare il dubbio che la procedura prescelta altro non è che un escamotage servito per consentire affidamenti mirati. Ancor più assurdo è quel che deriva dall’osservazione di alcuni lavori, che appaiono inefficaci e privi di senso come la rampa di accesso per disabili in via A.Persio costata ovviamente 33.700 €. Costruita con criteri irrazionali e paradossali: sbarrando un marciapiede costringendo i pedoni ad una deviazione sulla strada, con un passaggio dove alcuna carrozzina può manovrare, con un parcheggio che ne ostruisce l’ingresso, con misure che non potranno permettere alcuna agevole percorribilità alle carrozzine. Discutibili rimangono gli altri lavori della stessa piazza mercatale: due bagni, un ripristino di pavimentazione, una scalinata; tutti rigorosamente e puntigliosamente costati esattamente 33.700 €. Di tutto ciò ne chiedo formalmente conto in una  interrogazione consiliare affinchè il sindaco e la giunta riferiscano dettagliatamente.

 

Adriano Pedicini Consigliere PDL

 

 

ALLEGATO

 

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