“cARTEggi d’amore”.
ROBERTO ALMAGNO LEGGE E DISEGNA
LE POESIE D’AMORE DEI GRANDI POETI DELL’OTTO-NOVECENTO
PER IL SAN VALENTINO 2014 DEL MUSMA E DEL MIG
In occasione della festa degli
innamorati
un ingresso gratuito per ogni
coppia e apertura straordinaria pomeridiana
Venerdì
14 febbraio 2014, in occasione
della festa di San Valentino, presentandosi in due alla
biglietteria del MUSMA.
Museo della Scultura Contemporanea. Matera i visitatori
pagheranno un solo biglietto per la visita alla collezione
permanente e alle mostre temporanee e avranno la possibilità di
partecipare a “cARTEggi d’amore”, un’immersione nel mondo
dell’arte e della poesia. In questa occasione il MUSMA sarà aperto
al pubblico non solo la mattina dalle 10 alle 14 ma anche il
pomeriggio dalle 16 alle 20. Per il MIG. Biblioteca di
Castronuovo Sant’Andrea, con orario quotidiano dalle 17 alle 20,
l’apertura straordinaria è dalle 10 alle 13.
Protagonista della giornata dedicata agli innamorati sarà Roberto
Almagno (Aquino - Fr,1954), uno dei più originali e noti
scultori del panorama artistico contemporaneo, da alcuni anni molto
attivo sulla scena europea: è del 2012 l’esposizione alla Galleria
Rosenfeld di Londra e del gennaio 2013 quella all’Istituto Italiano
di Cultura a Strasburgo. Nella Saletta della Grafica del museo
saranno esposti i disegni realizzati per il MUSMA da Almagno,
ispirato dalle poesie d’amore di alcuni tra i maggiori poeti della
storia della letteratura dell’Otto-Novecento. Lo stesso avverrà
per il MIG. Traendo spunto da arte e poesia ogni coppia avrà la
possibilità di annotare su carta un pensiero o un disegno d’amore
da riporre nelle ampolle collocate nella Biblioteca Scheiwiller
del MUSMA e nella Sala Centrale del MIG. Pensieri e disegni
saranno pubblicati sulle pagine facebook dei due Musei .
Influenzato
da un’infanzia trascorsa con il padre e il nonno, entrambi fabbri,
Roberto Almagno ha scelto come materiale prediletto per le sue
sculture il legno, lavorato a lungo con la raspa e il fuoco,
retaggio dell’antica attività artigiana. La ricerca costante del suo
ormai lungo percorso è di togliere peso alla materia per raggiungere
forme essenziali e nello stesso tempo cariche di energia. Il
segno scuro del legno si innalza nello spazio o si distende al suolo
per costruire traiettorie, percorsi che non portano a risposte
definitive, ma tentano di dare un ritmo e un ordine al caos
dell’esistente, tracciano una danza che riempie i vuoti con una
presenza insieme forte e sfuggente. Influenzata, all’origine,
dal Giacometti surrealista e filiforme, da Noguchi, Calder, Melotti
e David Smith e soprattutto dal suo maestro, Pericle Fazzini, quella
di Almagno è un’arte profondamente spirituale, rarefatta, un
“lento esercizio di meditazione”, una scultura “solitaria”, lontana
dalle correnti della sua generazione.
L’idea di un’arte che nasce dall’annullamento del peso della materia
si ritrova anche nei disegni dove il maestro usa i ricavati
dalla lavorazione del legno: carbone, acqua, cenere, materiali
puri e mutevoli, che creano, come nelle sculture, traiettorie
leggere ma lontane dalla superficialità perché frutto di un lungo
lavoro di analisi e riflessione sul mondo e sull’uomo.
La levità del segno di Almagno, gli spazi di luce nell’oscurità del
carbone, sottraggono peso alla realtà per cederlo all’immaginazione
costituendo in tal modo una perfetta rappresentazione grafica
della vaghezza della poesia d’amore.
Roberto Almagno ha letto e disegnato per il MUSMA e per il MIG i
versi di Carlo Betocchi, Dino Campana, Giorgio Caproni, Vincenzo
Cardarelli, René Char, Libero De Libero, Stephane Mallarmé, Eugenio
Montale, Giorgio Orelli, Albino Pierro, Camillo Sbarbaro, Vittorio
Sereni, Diego Valeri, Cesare Vivaldi. I visitatori potranno così
toccare con immagini e parole il sentimento intangibile per
eccellenza. La forza evocativa dell’arte e della poesia saranno
poi fonte di ispirazione per la composizione dei “cARTEggi d’amore”.
Oltre alla collezione permanente, al MUSMA sarà possibile visitare
la mostra temporanea "Lucio Del Pezzo. Sculture, disegni, libri
d’artista, immagini e documenti 1959 – 2013" e i “100 disegni di
Antonietta Raphaël donati al MUSMA dalla figlia Giulia Mafai”; al
MIG le mostre di
Max Pechstein,
Reisebilder. Italien – Südsee,
50 litografie originali, Edizioni Paul Cassirer, Berlino
1919. In controcanto: Anselmo Bucci,
Croquis du front, 50
puntesecche, Delatre, Parigi, 1917. Sempre al MIG, sabato 15
febbraio, alle ore 10.30, Roberto Almagno incontrerà gli alunni
delle scuole superiori e dopo aver parlato della sua esperienza,
supportato dalla presenza di Giuseppe Appella, ricorderà gli anni
trascorsi nella Stamperia Il Feltro e tirerà, per il Museo,
nell’Atelier Strazza, una piccola acquaforte.
Roberto Almagno
- Cenni biografici
Roberto
Almagno nasce ad Aquino (Fr) il 4 maggio del 1954. Durante
l’infanzia trascorre molto tempo ad osservare il padre e il nonno
che lavorano il ferro davanti alla fornace. Questo stretto contatto
con il forgiare faticoso e paziente influenzerà molto il suo lavoro
d’artista.
Si trasferisce
nel 1968 a Roma dove frequenta l’Istituto Statale d’Arte, sezione
scultura in pietra con il maestro Giuseppe Mazzullo. Sono gli anni
dei disegni e di una ricerca essenzialmente figurativa.
Nel 1970 riceve
la sua prima commissione ufficiale per realizzare un grande
altorilievo in legno sul tema della natività. L’opera, eseguita con
le traverse di quercia dei binari ferroviari viene esposta alla
Stazione Termini di Roma.
Nel 1971 si
iscrive all’Accademia di Belle Arti di via Ripetta dove segue i
corsi di scultura tenuti da Pericle Fazzini. Quest’incontro
condizionerà il suo allontanamento dalla scultura tradizionale.
L’opera più significativa del maestro è per lui Ragazzo con
gabbiani, nella quale scopre la necessità di una leggerezza
emotiva e di una resa ascensionale delle forme.
Dal 1972 lavora
insieme a Mazzullo producendo soprattutto sculture in pietra che
verranno presentate, tra la metà degli anni Settanta e i primissimi
anni Ottanta in una serie di esposizioni collettive e nella sua
prima mostra personale a Livorno, alla galleria “Arte idee”, nel
1976, dove espone cinque sculture in ferro e in pietra e venticinque
disegni. In quegli anni realizza anche, per l’Istituto Bancario San
Paolo di Torino, due cartelle di serigrafie presentate da Guido
Giuffrè.
Agli
inizi degli anni ottanta decide di interrompere l’attività
espositiva per dedicarsi ad indagini e sperimentazioni sulla
materia. Del 1981 sono una serie di opere realizzate con schegge di
pietra, disposte per terra a creare forme diverse, simili a reperti
di arte primitiva.
Dal 1982 inizia ad utilizzare nuovi materiali quali il tufo, le
fibre vegetali, il fango, la stoppia colorata con anilina, la cera,
la stoffa e soprattutto il legno. Le prime sculture realizzate con
quest’ultimo, che diventerà il suo materiale prediletto, sono del
1984.
Nel 1992 torna ad esporre con una mostra alla Galleria L’isola di
Roma. Si apre così la stagione matura della sua opera con i lavori
eseguiti dal 1986 al 1991, dai titoli, per esempio Kalpadruma,
ispirati, a suo dire, dalla cultura orientale, indiana, cinese. Sono
opere che derivano da anni di studio sulle tecniche di lavorazione
del legno. Almagno raccoglie nei boschi rami di olivo, pioppo,
castagno, ciliegio, ornello che vengono poi dirozzati con la raspa e
lavorati con fuoco e acqua.
Nei primi anni
Novanta prende parte a una serie di personali e collettive in giro
per l’Italia. È del 1995 la scultura Ceneri, in cui trova
piena realizzazione quel distendersi delle forme dello spazio che
diventeranno un segno distintivo della sua arte. Vertigine,
Scandaglio, Abissi del 1996, Flutto (1998-99) e
Memoria (1997-200) concretizzeranno questa idea della forma.
Nel 1996
partecipa al Premio Marche. Biennale d’arte Contemporanea ed
espone alla XII Quadriennale d’arte di Roma.
Nel 1997
riprende intensamente a disegnare. Tre disegni vengono esposti in
quell’anno al Museo archeologico di Cagli, in occasione della
presentazione presso il Centro per la Scultura Contemporanea.
Torre Martiniana” della città marchigiana, dell’opera
Equilibrio.
Nel 2001
presenta, a cura di Giuseppe Appella, l’opera Il Presepe foresta,
al circolo La Scaletta di Matera. Si susseguono in quegli anni
collettive e personali. Tra il 2003 e il 2004 invia le sue sculture
all’estero: a Bruxelles, al Parlamento europeo, nella mostra “Futuro
italiano” a cura di Lorenzo Canova e nell’esposizione Roma Punto
Uno, mostra itinerante tra Corea, Giappone e Malesia.
Nel 2006
un’importante personale è ospitata a Roma a Palazzo Venezia, dove
l’artista presenta un’unica grande opera dal titolo Sciamare.
Nel 2012 espone
alla Galleria Rosenfeld di Londra e nel gennaio 2013 all’Istituto
Italiano di Cultura a Strasburgo.
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Mostre in corso al MUSMA
Lucio Del Pezzo:
sculture, disegni, libri d’artista, immagini e documenti 1959 – 2013
MUSMA, Sale della caccia e Biblioteca V. Scheiwiller
17 dicembre 2013- 2 marzo 2014
“100 disegni di Antonietta Raphaël donati al MUSMA dalla figlia
Giulia Mafai”
MUSMA, ipogei e sale superiori
16 novembre 2013 – 2 marzo 2014
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MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea. Matera)
Palazzo Pomarici - Via San Giacomo (Sasso Caveoso)
Tel. 366 9357768
Email: info@musma.it
Sito internet: www.musma.it
Facebook: MUSMA
Museo della Scultura Contemporanea. Matera
Twitter:
Informazioni:
Biglietto:
visita alla mostra temporanea e alla collezione: € 5.00
(intero) € 3,50 (ridotto)
Apertura: dal martedì alla domenica ore 10 -14
Giorno di chiusura: lunedì (eccetto festivi)
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Mostre in corso al MIG
Max Pechstein,
Reisebilder. Italien – Südsee,
50 litografie originali, Edizioni Paul Cassirer, Berlino 1919.
Anselmo Bucci,
Croquis du front,
50 puntesecche, Delatre, Parigi, 1917
14 dicembre 2013 – 2 marzo 2014
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MIG Museo Internazionale della Grafica
Biblioteca comunale “Alessandro Appella”
Palazzo dell’Antico Municipio, Piazza Guglielmo Marconi – 2
Castronuovo Sant’Andrea (PZ)
Tel. 0973 835014
Email: mig-biblioteca@libero.it
Sito internet: www.mig-biblioteca.it
Facebook: MIG -
Biblioteca
Twitter:
Apertura: dal martedì alla domenica ore 17 - 20
Giorno di chiusura: lunedì (eccetto festivi).
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Maria Allegretti
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