Matera, 16 gennaio 2014
Da lunedì sopralluoghi di
tecnici negli edifici pubblici della città
Il
crollo della palazzina di vico Piave ha determinato un diffuso
allarme fra cittadini in relazione alla sicurezza degli edifici. Il
sindaco di Matera, Salvatore Adduce, pertanto, ha incontrato ieri
sera, in municipio, i rappresentanti degli ordini professionali dei
geologi, Filippo Cristallo, degli Architetti, Francesco Gioia e
Emilia Olivieri, degli ingegneri, Mario Maragno, e dei Geometri,
Giovanni Cotrufo.
Il sindaco, nel corso
dell’incontro a cui hanno partecipato anche gli assessori Sergio
Cappella, Nicola Trombetta, Giovanni Scarola e Ina Macaione e
dirigenti comunali, ha chiesto ai tecnici una immediata
disponibilità ad avviare una verifica degli edifici pubblici a
partire da quelli scolastici. “Il quadro della situazione delle
scuole e, in generale degli edifici pubblici – afferma Adduce – è
già chiaro al Comune di Matera in considerazione del monitoraggio
sulla resistenza sismica finanziato da un’apposita legge dello Stato
e già effettuato negli ultimi anni. E tuttavia, alla luce
dell’allarme suscitato fra i cittadini dal crollo della palazzina di
Vico Piave e al fine di fugare ogni pur minimo dubbio avvieremo già
da lunedì prossimo sopralluoghi a tappeto a cui parteciperanno
rappresentanti degli ordini professionali, del Comune e dei Vigili
del fuoco”. I sopralluoghi termineranno nell’arco di una decina di
giorni.
Nel corso della riunione il
sindaco ha inoltre chiesto ai rappresentanti degli ordini
professionali di avviare una estesa campagna di sensibilizzazione
nei confronti degli amministratori di condomini, delle associazioni
degli inquilini e dei proprietari, delle organizzazioni sindacali
affinchè siano effettuate verifiche approfondite sullo “stato di
salute” degli edifici privati, a cominciare da quelli più vetusti e
da quelli che nel corso dei decenni hanno subìto modifiche di
particolare consistenza. “Ogni cittadino – afferma Adduce – deve
sentirsi responsabile della propria abitazione privata in cui vive.
Infatti, mentre da una parte è comprensibile che in queste ore
l’allarme provocato dal crollo abbia indotto tanti cittadini a
chiamare i Vigili del Fuoco e il Comune per chiedere sopralluoghi,
dall’altra non è assolutamente pensabile che si possa generare
l’idea secondo cui gli edifici privati debbano entrare nella tutela
della pubblica amministrazione. Fra l’altro, come è noto, c’è una
recente legge dello Stato che consente ai cittadini, laddove ce ne
fosse bisogno, di mettere in sicurezza le loro case con forti
incentivazioni fiscali”.
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