Il Giorno della Memoria è una
ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio
di ogni anno in commemorazione delle vittime del nazismo,
dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria
vita hanno protetto i perseguitati. Segnaliamo qui tutti i
nostri volumi che in modi diversi affrontano il tema della
Shoah.
In punta
di stella. Racconti, pensieri e rime per narrare la Shoah
Raccontare ai bambini l’orrore della Shoah e insegnare la
tolleranza e il rispetto dell’altro.
Sapore di
pace
L’amicizia di due giovani, uno cristiano e l'altro ebreo,
contro il pregiudizio e l'odio del diverso.
Leggi
razziali in puglia
I provvedimenti razziali e la persecuzione contro gli ebrei
in una regione apparentemente periferica, dove lo spirito di
accoglienza era già maturato.
Epitaffi
scritti sull'aria
Il tragico destino del popolo ebraico in brevi ritratti
poetici di cari scomparsi, amici e conoscenti. A loro la
poetessa premio Nobel per la Letteratura nel 1966 dedica
toccanti ricordi.
Benvenuto
Max. Ebrei e antifascisti in Puglia
Il romanzo di formazione di un ebreo di Bonn nella Puglia
maestra di democrazia e di ideali liberalsocialisti.
Per eventuali richieste di presentazioni presso scuole,
associazioni ed enti, si prega di scrivere all'indirizzo
ufficiostampa@progedit.com
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Anna Baccelliere, Liliana Carone |
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In punta di stella
Racconti, pensieri e rime per
narrare la Shoah |
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Collana:
Briciole |
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2013, pp. 96 con ill. a colori, €
15.00
ISBN: 978-88-6194-161-8 |
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Il libro
L’orrore della Shoah, a distanza di più
di mezzo secolo, lo si può e lo si deve raccontare anche ai
bambini, loro stessi protagonisti e vittime. “In punta di
stella” è stato progettato, scritto e illustrato per
raccontare l’orrore della Shoah alle giovani generazioni. Ma
l’autrice e l’illustratrice affrontano l’inenarrabile con
parole semplici e chiare, con tavole a colori serene e
cariche di speranza, mai crude o violente, e, soprattutto,
evitando la spettacolarizzazione del dolore e delle
atrocità. Il libro è una piccola, raffinata antologia di
racconti e testi poetici “graduati” per stile e contenuto,
introdotti da pensieri, riflessioni, versi di deportati o
sopravvissuti, corredato di immagini a colori e, nell’ultima
parte, di un dizionario semplificato che aiuta a orientarsi
nella crudezza del reale anche con la selezione di
fotografie del tempo. Un piccolo scrigno di risorse
didattiche per insegnanti ed educatori che vogliano
sensibilizzare i ragazzi, sin dalla più tenera età,
soprattutto in occasione della Giornata della Memoria, alla
tolleranza e alla consapevolezza necessaria del passato. Ma
è anche un libro che educa al rispetto dell’altro per ogni
giorno dell’anno. |
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L'autore
Anna Baccelliere (Grumo Appula,
Bari) insegna nella scuola secondaria di primo grado.
Autrice di libri per bambini e ragazzi, tra i numerosi premi
nazionali e internazionali conseguiti ricordiamo il “Premio
delle Palme” di San Vito dei Normanni, il “Vileg novella dal
Judri” di Udine, il Premio città di Bitritto, il premio
“Sulle ali delle farfalle e dei cigni” di Schwanenstadt
(Austria). Tra i suoi libri: “Il Principe delle Murge”,
“Sognando gnomi”, “Freak”, “Due pugni di terra per un
sogno”, “Accidenti alle regole”, “Fabrizio e la rivolta dei
giocattoli”, “Scrivere è giocare”, “Alina e l’orco Ulrico”,
“Io, nonno Carlo e la paura”, “Il lupo? Pace fatta!”, “Che
fine ha fatto nonno Peppino?”. Per i nostri tipi ricordiamo
“I grandi non capiscono mai niente. I bambini ci spiegano la
vita” (2012), illustrato con le tavole a colori di Chiara
Gobbo.
Liliana Carone, insegnante e
illustratrice barese, ha al suo attivo pubblicazioni e
partecipazioni internazionali. Tra le attività più recenti
ricordiamo la Mostra Internazionale di Illustrazione
“Fantasia” a Bari e le personali “In un mondo piccolo”
(Bari, 2007) e “Fantastiche matite” (Biblioteca Nazionale di
Bari, 2011). Vincitrice di numerosi premi nazionali e
internazionali, è impegnata nella promozione del libro e
della lettura tramite presentazioni e laboratori. Tra le sue
pubblicazioni: “La leggenda dell’olivo” (Lupo, Lecce); “La
fragranza del mandarino” (Tolbà, Matera); “Nonna, mi
racconti di te?” (Edicolors, Genova). Per i nostri tipi
ricordiamo, insieme ad Anna Bossi, il suo “L’insalata era
nell’orto” (2011). |
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Angelo Buonsante |
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Sapore di pace |
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Collana:
Romanzi e racconti |
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2009, pp. 120, con illustrazioni in
b/n, € 15.00
ISBN: 978-88-6194-073-4
Leggi
un estratto |
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Il libro
Prefazione di Michele Loconsole La
storia dell'amicizia tra due ragazzi, Nino e Giosuè – uno
cristiano, l'altro ebreo – in un tempo, la seconda guerra
mondiale, e in un luogo, la Puglia, che diventano
universali. Nino, il protagonista, è un adolescente che ha
vissuto sulla pelle le drammatiche trasformazioni che si
accompagnarono alla affermazione, prima, e alla caduta, poi,
del regime fascista, senza lasciarsi mai intimidire dalla
violenza e dalla brutalità che colpì chi cercava di
sottrarre al martirio uomini e donne, bambini e anziani di
religione ebraica. Nonostante l'odio insanabile, che
perseguitò le famiglie ebree, e la guerra, che dilaniò le
relazioni tra chi, a un tratto, si trovò a essere additato
come "il diverso", Nino e Giosuè riuscirono a tenere saldo
il loro legame. Nino racconta gli anni intensi del secondo
conflitto mondiale, come in un diario, in prima persona. Il
suo passare da spensierato adolescente, che vive con la sua
famiglia il tranquillo alternarsi delle domeniche con gli
amici e gli impegni scolastici, a unico uomo di casa. La
guerra priva Nino del padre, del fratello maggiore, del
primo amore, della fiducia in un futuro da ricostruire con
coraggio, affrontando le paure del presente con la forza
della fratellanza e della solidarietà. L'insegnamento è che,
quando si riescono a superare gli atavici pregiudizi che
pongono irrazionalmente gli uomini l'uno contro l'altro,
diviene possibile riscoprire il significato della parola
pace. |
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L'autore
Angelo Buonsante nasce a Conversano, in
provincia di Bari, nel 1959. Comincia giovanissimo a
frequentare gli ambienti culturali e cattolici della sua
città e, durante gli anni del liceo, si dedica alle
problematiche sociali come educatore nell'Azione Cattolica.
Nel 1972, approda a Radionorba e, fino al 1979, è autore e
conduttore di programmi radiofonici a sfondo culturale. Dopo
la laurea in lingue straniere, e un'interessante esperienza
come pubblicista, comincia a svolgere traduzioni per agenzie
di servizi e importanti centri di traduzione. Il suo primo
romanzo, nel 2005, "False Chimere", ottiene un successo di
pubblico e di critica, in particolare presso docenti e
alunni delle scuole pugliesi. |
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Vito Antonio Leuzzi,
Mariolina Pansini, Giulio Esposito |
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Leggi razziali in Puglia
con testimonianze e documenti |
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Collana:
Storia e Memoria |
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2009, pp. 224, € 18.00
ISBN: 978-88-6194-047-5 |
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Il libro
Quali furono, in Puglia, le conseguenze
della legislazione antisemita, varata dal fascismo in Italia
tra l'estate e l'autunno del 1938? E quali settori della
società privata e della vita pubblica colpì maggiormente?
Questo volume ricostruisce i provvedimenti razziali, la
propaganda e la persecuzione contro gli ebrei in una regione
apparentemente periferica, dove invece lo spirito di
accoglienza aveva schiuso gli orizzonti e maturato fermenti
culturali. Ad alimentarli ulteriormente provvedeva la
presenza e l'attività editoriale di casa Laterza e di altri
poli di irradiazione. La narrazione, che attinge a
testimonianze e documenti in parte inediti, ripercorre le
vicende tragiche di famiglie e persone, ma si accentra in
particolare su settori e istituzioni di rilevante interesse
pubblico: la scuola e l'università, che videro l'espulsione
dei docenti ebrei, il mondo dell'informazione, con
particolare attenzione alla funzione assunta dalla "Gazzetta
del Mezzogiorno", quotidiano nazionale, diffuso soprattutto
in Puglia e nelle regioni limitrofe. In queste pagine,
l'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e
dell'Italia contemporanea perfeziona indagini avviate una
decina d'anni fa, in collaborazione con l'IRRSAE Puglia,
l'Archivio di Stato di Bari e diversi organismi scolastici.
I risultati di questa nuova pubblicazione, che include, tra
le altre, le testimonianze di Max Mayer, Laslo Brull,
Michele Cifarelli, Tommaso Fiore e Vera Levi Finzi,
costituiscono un'occasione di riflessione sul complesso
fenomeno del razzismo e dell'intolleranza, tipici del
totalitarismo fascista, che ha avuto effetti rilevanti anche
nella realtà pugliese alla fine degli anni Trenta. |
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L'autore
Vito Antonio Leuzzi dirige l'Ipsaic.
Autore di saggi sulla Puglia e il Mezzogiorno, ricordiamo,
per i nostri tipi, la cura, insieme a Giulio Esposito, della
"Puglia dell'accoglienza" (2006) e "Benvenuto Max" (2007, in
collaborazione con Giuseppina Boccasile). Mariolina Pansini
è funzionario dell'Archivio di Stato di Bari. Ricordiamo,
tra i suoi saggi, il contributo a "Puglia e Albania nel
Novecento" (Nardò 2008). Giulio Esposito, ricercatore Ipsaic,
insegna nei licei. Tra i suoi lavori, ricordiamo "In cammino
per la libertà" (Bari 2008, in collaborazione con V.A.
Leuzzi). |
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Nelly Sachs |
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Epitaffi scritti sull'aria
Grabschriften in die Luft geschrieben
a cura di
Chiara Conterno |
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Collana:
Ecart/trace |
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2013, pp. 152, € 16.00
ISBN: 978-88-6194-176-2 |
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Il libro
Nella sua lirica la poetessa tedesca
Nelly Sachs (Nobel per la Letteratura 1966) rielabora il
tragico destino del popolo ebraico. Tra poesie retoricamente
elevate e profondamente cupe, spiccano gli “Epitaffi scritti
sull’aria”, brevi ritratti poetici di cari scomparsi, amici
e conoscenti, a cui la poetessa dedica immagini di ricordo.
Anche se, virtualmente, Sachs innalza alle vittime i marmi
sepolcrali negati dai carnefici, dietro ai suoi versi
percepiamo persone vive. In una lingua intima e sofferta
queste figurazioni cifrate di destini individuali svelano e
contemporaneamente celano frammenti di vite scomparse. Gli
“Epitaffi scritti sull’aria” rappresentano una provocazione
per il lettore che, disarmato, si confronta con quel
silenzio irriducibile di cui parla George Steiner in
“Linguaggio e silenzio”. |
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L'autore
Nelly Sachs nasce nel 1891 a Berlino,
in una famiglia di origine ebraica, assimilata alla società
tedesca. Figlia unica, cresce in un ambiente colto,
accostandosi alla letteratura e alla musica. Nel 1908,
durante una vacanza con i genitori, si innamora. La
relazione viene ostacolata dai genitori e, per il
dispiacere, la giovane cade nell’anoressia, da cui esce
anche grazie alle prime prove di scrittura. Nel 1921 viene
pubblicata la prima raccolta di racconti, "Leggende e
racconti" ("Legenden und Erzählungen"). Affrontando per un
decennio le persecuzioni nazionalsocialiste, riesce a
fuggire da Berlino solntanto nel 1940. Si stabilisce a
Stoccolma, dove vivrà alla conclusione della sua vita. Lì
conduce una vita parca e traduce poesia svedese in tedesco.
Contemporaneamente compone poesie e redige drammi lirici.
Tra i temi della sua lirica vi sono le persecuzioni
nazionalsocialiste e la Shoà, l’esilio, la riflessione sul
ricordo e sulla lingua. Fu insignita con numerosi
riconoscimenti, tra cui il Friedenspreis des Deutschen
Buchhandels (1965) e il Premio Nobel (1966) che condivise
con lo scrittore israeliano Samuel Joseph Agnon. |
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Il curatore
Chiara Conterno è una studiosa di
Letteratura tedesca presso l’Università di Verona. I suoi
campi di interesse sono la lirica moderna e contemporanea,
la letteratura tedesco-ebraica, l’opera di autori migranti e
questioni legate alla storia della ricezione. Accanto a
saggi su Karl Emil Franzos, Nelly Sachs, Else Lasker-Schüler,
Vladimir Vertlib e Julya Rabinowich, ricordiamo la
monografia “Metamorfosi della fuga. La ricerca dell’Assoluto
nella lirica di Nelly Sachs” (2010) e la curatela “Weibliche
jüdische Stimmen deutscher Lyrik aus der Zeit von Verfolgung
und Exil” (2012). Fa parte del gruppo di studio Giovani
Europei/associazione culturale nube ed è attiva nel circolo
Nuovi Meridiani Poetici. |
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Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo
e dell'Italia contemporanea (Ipsaic) |
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Benvenuto Max
Ebrei e antifascisti in Puglia
a cura di
Giuseppina Boccasile, Vito Antonio Leuzzi |
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Collana:
Storia e Memoria |
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2007, pp. 160, con ill. in b/n, €
12.00
ISBN: 978-88-6194-022-2 |
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Il libro
"Mi perdonerai? Te i tuoi siete stati
sempre di una importanza molto maggiore sulla formazione mia
di quanto non mi resi conto sino a poco fa. In quel crollo,
voialtri eravate il punto fermo, la saggezza, e il rifugio
emozionale per me, giovane rifugiato senza radici vere e
proprie. Ed ora che ancora una volta ho rifatto la mia vita
in un altro paese, mi manca acutamente quel che mi hai
offerto in circostanze simili 25 anni fa". Con questi
accenti di grande riconoscenza, il 6 gennaio 1959, da
Londra, il medico Max Mayer, ebreo originario di Bonn, esule
dalla Germania negli anni Trenta per sfuggire alle
persecuzioni di Hitler, si rivolgeva a Tommaso Fiore,
ricordandogli il peso che, nella sua formazione, aveva avuto
quel gruppo di intellettuali liberalsocialisti che l'avevano
accolto a Bari, giovane studente di Medicina, indicandogli
la via maestra della democrazia. Il sodalizio che intreccerà
nelle famiglie Fiore, Cifarelli, Canfora, Laterza,
costituirà un' esperienza indimenticabile e centrale anche
quando, ormai laureato ed emigrato in Pakistan e poi a
Londra, manterrà i contatti con gli amici e maestri di un
tempo. Quella vicenda esaltante viene ricostruita, insieme
alla tragedia di un'epoca, attraverso il carteggio inedito
che, per mezzo secolo, Mayer intrattiene con Tommaso Fiore,
Michele Cifarelli, Fabrizio Canfora, con le loro famiglie e
con i giovani antifascisti che gli si raccolsero intorno.
Completa il volume un rapporto sui campi di sterminio che un
ebreo olandese consegnò a Mayer, medico incaricato
dall'ambasciata tedesca di stilare le perizie per
l'indennizzo delle vittime del nazismo. |
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Il curatore
Giuseppina Boccasile, già
dirigente scolastica, è impegnata nella diffusione della
pedagogia popolare freinetiana e nel Movimento di
cooperazione educativa. Tra i suoi saggi, ricordiamo "Il
potere dell'educazione all'immagine per lo sviluppo del
linguaggio e della comunicazione" (1987) e "Quel che resta
di Fra' Giacomo" (2007). Vito Antonio Leuzzi dirige
l'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e
dell'Italia contemporanea. Autore di numerosi saggi sulla
storia della Puglia e del Mezzogiorno, ricordiamo, per i
nostri tipi, la cura, insieme a Giulio Esposito, del volume
"La Puglia dell'accoglienza" (2006). |
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