Terremoto - Assegnate nuove risorse nelle aree
colpite: finanziati investimenti produttivi per 705 imprese con 60
milioni di euro. I dati aggiornati sulla ricostruzione registrati
dai sistemi Mude e Sfinge. L'assessore regionale Muzzarelli: "queste
misure consentono di puntare ad un 2014 con imprese in grado di
rimettersi in gioco per sviluppare nuova occupazione e nuovo lavoro
Bologna – Continua l’attività di ricostruzione nelle aree
colpite dal sisma del 2012. Con fondi nazionali di 60 milioni di
euro saranno finanziati investimenti produttivi per 705 imprese,
mentre sono state assegnate risorse per attività di ricerca e
crescono costantemente le cifre della ricostruzione registrate
dai sistemi Mude e Sfinge.
«Una accelerazione per la ricostruzione e per sostenere la
ripresa. Credo - evidenziato l’assessore regionale alle Attività
produttive Gian Carlo Muzzarelli – che oggi sia
estremamente importante sottolineare che col gioco di squadra
che abbiamo messo in campo, Regione e Governo, riusciamo a
rispondere ad una grande esigenza dell’economia della nostra
regione. L’impegno è mettere al centro il lavoro e costruire
ancora opportunità perché l’Emilia-Romagna possa essere un
locomotore forte per la nostra ripresa e di quella dell’intero
Paese. Queste misure consentono di puntare ad un 2014 con
imprese, dall’edilizia al biomedicale, dall’agroalimentare alla
meccanica cioè la forza dell’Emilia-Romagna in grado di
rimettersi in gioco per sviluppare nuova occupazione e nuovo
lavoro».
Fondi per investimenti
Grazie a un emendamento approvato nella legge
finanziaria del Governo, tramite le risorse destinate al
Commissario per la ricostruzione la Regione garantirà
investimenti produttivi per 705 imprese dell’area colpita dal
sisma con 60 milioni di euro. Si tratta della seconda tranche di
un bando regionale già chiuso e in finanziamento, che nella
prima tornata aveva destinato risorse europee per circa 23
milioni di euro di cui sono state destinatarie 187 imprese. Con
questa seconda fase di sostegno, che esaurirà le imprese ammesse
a finanziamento (in complesso sono 894 che con i complessivi 83
milioni di contributo attiveranno 280 milioni di incestimenti),
si stima un impatto nell’area che produrrà oltre 1300 posti di
lavoro in aggiunta ai circa 300 già scaturiti con la prima fase.
Destinatarie le piccole e medie imprese di tutti i settori,
escluse quelle che operano nella lavorazione e prima
commercializzazione di prodotti agricoli. Le tipologie
d’investimento oggetto di concessione di contributi riguardano
gli investimenti per ampliamenti della capacità produttiva,
nuove localizzazioni produttive, riqualificazione degli spazi
dedicati alla produzione e commercializzazione, innovazione e
ammodernamento tecnologico dei prodotti o processi produttivi,
compreso il miglioramento dell’efficienza energetica o
ambientale.
Sostegno alla ricerca
Sono state assegnate risorse per attività di ricerca
destinata alle aree del sisma. Le proposte approvate sono tre.
La più rilevante riguarda un programma di ricerca per l’avvio
del Tecnopolo - laboratorio sui materiali innovativi per il
biomedicale - che si insedierà a Mirandola nell’infrastruttura
provvisoria localizzata all’interno del polo scolastico dove
sono ospitati gli Istituti Galilei e Luosi. L’iniziativa,
promossa e coordinata da Democenter, prevede oltre
all’installazione di attrezzature tecnico scientifiche,
l’impiego di 20 ricercatori a tempo pieno che opereranno sotto
il coordinamento scientifico dell’Università di Modena e Reggio
Emilia, in collaborazione con altri laboratori della rete e con
due unità ospedaliere (Modena e Sant’Orsola Bologna). Il
contributo riconosciuto è pari a 3 milioni e 825 mila euro, a
fronte di 4 milioni e 250 mila euro di spesa prevista.
Le altre due proposte ammesse integrano programmi di ricerca
della piattaforma edilizia e costruzioni e riguardano attività
di ricerca sperimentale relativa alle tecnologie anti-sismiche
applicabili nei processi di ricostruzione, sia in ambito
industriale che civile e delle infrastrutture. E’ previsto il
coinvolgimento di 12 ricercatori e la sperimentazione dei
risultati entro giugno 2015. Il contributo previsto per ciascuna
delle due iniziative, promosse rispettivamente dal Centro
Interdipartimentale dell’Università di Bologna e dal Consorzio
Ricos con sede a Bologna, è pari a 405 mila euro a fronte di una
spesa prevista pari a 450 mila euro.
Mude e Sfinge
Sono 2.270 le ordinanze emesse presso gli istituti
bancari per il pagamento dei contributi per la riparazione delle
abitazioni: le ordinanze hanno raggiunto un importo di circa 294
milionidi euro: le unità abitative coinvolte nelle pratiche
accettate ammontano a quasi 10 mila, per un
totale di oltre 15mila abitanti interessati.
Per quanto riguarda le imprese le richieste di
contributo, registrate dal sistema telematico Sfinge, sono 729,
equivalenti a 679,4 milioni di euro. Ben 260 sono i decreti di
concessione del contributo approvati (per 124,5 milioni euro, di
cui 43 milioni in liquidazione).
Le richieste sul fondo Inail (prima e seconda finestra di
domande), riguardanti le imprese che abbiano carenze strutturali
nei capannoni e per le quali occorra intervenire per aumentarne
la sicurezza, sono oggi 461 per un ammontare complessivo di 22,5
milioni di euro.