Bologna - La Giunta regionale, con una delibera approvata oggi,
ha designato Andrea Des Dorides alla guida dell’Azienda Usl
della Romagna.
Il decreto di nomina sarà firmato dal presidente della Regione
Vasco Errani dopo l’acquisizione del parere espresso
dall’Ufficio di Presidenza della Conferenza territoriale sociale
e sanitaria della Romagna, organismo composto dai sindaci dei
Comuni di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, dai presidenti delle
Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e dai Presidenti dei
Comitati di distretto.
La designazione del direttore generale
- e il percorso di istituzione dell’Azienda Usl della Romagna -
sono stati definiti dalla legge regionale n.21 approvata il 19
novembre scorso dall’Assemblea legislativa regionale, che ha
previsto che la nuova Azienda venga costituita dal 1° gennaio
2014 e sia operativa nel territorio dei comuni attualmente
inclusi nelle Aziende Unità Sanitarie Locali di Forlì, Cesena,
Ravenna e Rimini.
“Nell’iter di approvazione della legge regionale e sulla nomina
del direttore generale – ha spiegato l’assessore Carlo
Lusenti al termine della Giunta odierna - ci siamo
assunti le responsabilità che ci competono e che la legge ci
affida. Ora inizia un percorso ambizioso di ulteriore
qualificazione del servizio sanitario dell’area romagnola,
affidato al confronto fra Azienda sanitaria, Conferenza
territoriale sociale e sanitaria e le forze economiche e sociali
della Romagna”.
Chi è il nuovo direttore regionale
Andrea Des Dorides, dal 6 giugno 2012 direttore generale
dell’Azienda Usl di Ravenna, è nato a Roma nel 1948. Laureato in
filosofia, è specializzato in sanità pubblica e organizzazione
sanitaria e ha maturato esperienze di alta formazione in
management sanitario e controllo di gestione nelle istituzioni
sanitarie pubbliche e private. Dopo incarichi dirigenziali in
importanti aziende e gruppi privati (Tecno, Ilva, Sperry
Corporation poi Unisys Corporation), nel 1998 Des Dorides ha
iniziato a lavorare per il servizio sanitario pubblico. E’ stato
direttore generale dell’Azienda sanitaria di Siena, direttore
generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di
Firenze, direttore generale dell’Azienda San Carlo di Potenza.
Per due anni dal 2007 è stato direttore generale nazionale della
Croce Rossa Italiana.
De Dorides, in particolare, ha maturato una significativa
esperienza professionale nell’organizzazione dei servizi
sanitari, con funzioni di coordinamento di Area Vasta,
occupandosi di integrazione delle funzioni tra le Aziende
sanitarie del Servizio sanitario regionale della Toscana. Per il
Servizio sanitario regionale, in particolare all’Azienda Usl di
Ravenna, ha contribuito in Area Vasta Romagna allo sviluppo
delle politiche e degli obiettivi di integrazione tra le Aziende
sanitarie del territorio.
Gli obiettivi di mandato di Des Dorides all’Azienda
Usl della Romagna
Gli obiettivi del mandato di Des Dorides, che avrà una durata
di quattro anni, riguardano le misure da adottare per la fase
transitoria d’implementazione dell’Azienda Usl della Romagna, il
suo nuovo assetto e le sue attività operative.
Il nuovo assetto organizzativo e il funzionamento
dell’Azienda saranno elaborate d’intesa con la Conferenza
Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna, delle
organizzazioni sindacali e delle ulteriori rappresentanze
associative. Individuata la sede legale provvisoria e dopo aver
nominato il direttore sanitario ed amministrativo, il direttore
generale dovrà realizzare tutti i provvedimenti ricognitivi,
organizzativi, gestionali, fiscali, economico-finanziari e
patrimoniali necessari alla cessazione delle Aziende e ed alla
costituzione dell’Azienda Usl della Romagna. Dovrà garantire la
massima valorizzazione del ruolo dei Distretti socio-sanitari,
da intendersi come maglia base di una rete di servizi
territoriali integrati, all’interno della quale garantire
l’intera gamma dell’assistenza primaria alla persona,
l’integrazione socio-sanitaria ed in base alla quale strutturare
l’articolazione dell’Azienda unica.
In questa prospettiva il neodirettore generale avrà il
compito di valorizzare sempre più i percorsi d’integrazione fra
le Aziende preesistenti e i servizi e le funzioni di eccellenza
di portata romagnola e regionale già consolidate, con
particolare riferimento all’attuale rete dell’assistenza
specialistica, sia per le attività distintive di livello
ospedaliero e territoriale (secondo il modello “hub&spoke”) per
offrire la migliore qualità e determinare la tendenziale
autosufficienza della Romagna per le prestazioni di terzo
livello oggi non garantite direttamente da strutture pubbliche.
Per quanto riguarda le funzioni amministrative e tecniche, si
dovrà procedere alla riorganizzazione e unificazione nella sede
aziendale delle attività strategiche, di programmazione,
coordinamento e controllo, costituendo uffici unici, articolati
presso la sede principale e le sedi territoriali. Questa
riorganizzazione riguarderà la gestione del personale e della
formazione; la gestione dei servizi legali ed assicurativi; la
gestione dei servizi di acquisizione beni, servizi e di
realizzazione dei lavori; i servizi tecnico-professionali e le
ulteriori funzioni di supporto tecnico-logistico allo
svolgimento delle attività sanitarie.
Un altro obiettivo sarà garantire che le economie di gestione
che su base pluriennale si libereranno - attraverso la riduzione
dei costi generali di amministrazione, l’allineamento dei costi
di produzione – saranno utilizzate per potenziare la qualità e
la quantità dei servizi sanitari offerti ai cittadini ed in
favore del sistema incentivante del personale dell’Azienda. In
questo percorso, uno dei compiti sarà quello di assicurare che
il personale in servizio nelle quattro preesistenti Aziende
venga trasferito senza soluzione di continuità all’Azienda Usl
della Romagna, con l’obiettivo di evitare ogni possibile disagio
ai dipendenti.
Per quanto riguarda il governo delle risorse economiche la
direzione dell’azienda è impegnata al rispetto dell’obiettivo
dell’equilibrio economico-finanziario che costituisce un vincolo
per l’intero sistema regionale che per le singole Aziende del
Servizio regionale. Si dovranno inoltre perseguire gli obiettivi
del miglioramento della qualità dell’assistenza con particolare
riguardo all’assistenza primaria, all’integrazione
socio-sanitaria ed alle politiche delle cure ospedaliere, come
previsto dalla programmazione regionale.