Bologna -
Quaranta nuovi progetti per la
sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa in
Emilia-Romagna sono stati approvati dalla Giunta regionale e
finanziati con 972 mila euro.
Continua così
anche nel 2014 l’impegno della Regione per la diffusione della
cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi
e la tutela della sicurezza dei cittadini. Impegno ventennale
che ha permesso di realizzare insieme a Enti locali,
associazioni e organizzazioni, diversi progetti che vanno da
interventi di riqualificazione urbana e riappropriazione degli
spazi pubblici a iniziative di qualificazione della polizia
locale ad attività di formazione nelle scuole, con le imprese e
gli operatori per conoscere la mafia e i suoi metodi.
“E’ importante far sapere che non bisogna sottovalutare i
rischi di infiltrazioni, soprattutto in un momento così lungo di
crisi economica, ma anche che le istituzioni ci sono, sono
presenti e lavorano insieme tra loro, con la comunità e le
imprese”, sottolinea la vicepresidente e assessore alle
politiche per la sicurezza Simonetta Saliera.
“A dimostrarlo ci sono i tanti progetti portati avanti con
lungimiranza da questa Regione, sia per accrescere il senso di
sicurezza del territorio, e far sì che i cittadini lo sentano
sempre più come il proprio territorio, sia per dare continue
iniezioni di legalità attraverso molta informazione ed
educazione tra i ragazzi, perché nasca una ‘cultura contro’. Tra
gli altri tasselli, c’è tutto il lavoro con i Comuni per far sì
che i beni confiscati alla mafia siano recuperati e utilizzati
per i cittadini”.
Questi alcuni numeri: 547 progetti finanziati in tutte le
province con 19 milioni di euro di risorse regionali; oltre 4
mila studenti coinvolti; oltre una trentina di incontri con
imprese, sindacati e associazioni; 547 spazi degradati
riqualificati; +800% di telecamere; +10% di vigili sul
territorio.
In particolare, per il 2014, sono stati sottoscritti
19 nuovi accordi di programma con Enti e università e 7 progetti
con le associazioni in attuazione della legge regionale 3/2011
(“Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a
favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso,
nonché per la promozione della cultura della legalità e della
cittadinanza responsabile”).
La Regione, attraverso questi protocolli di collaborazione
con Enti locali, scuole e università, sosterrà altrettanti
progetti in diversi comuni. Ad esempio, a Pianoro (Bo) e Forlì (Fc)
si interverrà nel recupero di due beni confiscati alla
criminalità organizzata che torneranno nel corso dell’anno a
disposizione dei cittadini diventando, rispettivamente, un
giardino pubblico e una scuola.
Accordi sono poi stati sottoscritti con le amministrazioni
comunali di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza,
Ferrara, Forlì, Ravenna, Imola, Pianoro, Castel Guelfo, Bazzano
e Berceto; uno con la Provincia di Parma e 3 con le Università
di Bologna e Ferrara. Tra gli interventi finanziati, tanti nuovi
incontri con i cittadini, imprenditori e operatori pubblici,
nelle scuole superiori e nelle università per aumentare la
conoscenza e le possibilità di contrasto della mafia e dei suoi
metodi.
Approvati dalla Giunta anche 8 accordi di programma e
6 progetti in attuazione della legge regionale 24/2003
(Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di
un sistema integrato di sicurezza): 5 quelli sottoscritti con le
amministrazioni comunali di Bologna, Reggio Emilia, Calderara di
Reno, Cesenatico e Bellaria Igea Marina; uno con la Provincia di
Bologna, uno con l’Unione Bassa Romagna e uno con la Comunità
Montana del Frignano.
L’obiettivo comune è quello rafforzare la sicurezza per i
cittadini attraverso una maggiore capacità di conoscenza della
criminalità da parte delle istituzioni e delle forze
dell’ordine, il miglioramento delle condizioni di alcuni spazi
pubblici e l’aumento della presenza e della capacità di
intervento dei vigili sul territorio.
Finanziati, in particolare, 4 progetti per la realizzazione
di studi di fattibilità per la costituzione o lo sviluppo di
corpi di polizia municipale intercomunali a Piacenza, Reggio
Emilia, Ravenna e Ferrara.
In allegato i progetti provincia per provincia