Bologna
- Al via il confronto sul nuovo
Programma regionale di sviluppo rurale, il provvedimento che
indirizzerà gran parte della politica agricola
emiliano-romagnola dal 2014 al 2020.
Si è svolto ieri a Parma
il primo degli incontri provinciali, voluti dall’assessore
regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni
per avviare il confronto con le Istituzioni e le Organizzazioni
professionali ed economiche del territorio sul documento
strategico messo a punto della Regione con il contributo delle
principali filiere agricole e alimentari dell’Emilia-Romagna. A
questo appuntamento ne seguiranno, entro la fine di gennaio,
altri presso ogni provincia.
“La predisposizione del nuovo Psr – sottolinea Rabboni – è
entrata nel vivo e per noi è molto importante coinvolgere i
territori provinciali, non solo perché rappresentano il livello
più vicino all’attività delle imprese agricole, ma anche perché
la nuova programmazione non prevede più i Programmi
provinciali, a causa del disegno di legge sul superamento
delle Province. Il Psr 2014-2020 dovrà puntare al rilancio e
alla stabilizzazione della redditività agricola, facendo tesoro
dell’esperienza accumulata nel precedente settennato e
promuovendo le reti di impresa per allargare la platea degli
agricoltori coinvolti. Innovazione e organizzazione, qualità
delle produzioni e una rinnovata attenzione alla sostenibilità
ambientale saranno le leve su cui agire”.
Il Psr dell’Emilia-Romagna 2014-2020 dovrà essere approvato
dalla Ue entro l’estate./PF