Bologna – Un contesto profondamente mutato (a livello di
normativa, nazionale e regionale, della situazione
socio-economica e dei bisogni dei cittadini), che richiede
necessariamente un rinnovamento del sistema sanitario, in modo
da continuare a garantire la qualità dell’assistenza nelle forme
organizzative più idonee.
E’ questo, in sintesi, l’esito dell’incontro - convocato ieri in
Prefettura a Ferrara per approfondire la riorganizzazione
dell’ospedale San Camillo di Comacchio - al quale sono
intervenuti il presidente della Regione Vasco Errani, il
sottosegretario alla presidenza Alfredo Bertelli, insieme
all’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo
Lusenti, al presidente della Provincia di Ferrara Marcella
Zappaterra, al sindaco di Comacchio Marco Fabbri e
rappresentanti dell’amministrazione e del consiglio comunale.
“Le parti presenti all’incontro hanno preso atto che l’accordo
del 2001 ha finito di produrre i suoi effetti – ha spiegato
Lusenti – , anche perché in questi anni si sono
verificati numerosi e profondi cambiamenti del quadro normativo,
sia a livello nazionale che regionale. Inoltre, da allora è
cambiato notevolmente il contesto sociale ed economico, e quindi
anche i bisogni di salute della popolazione: questo richiede che
anche il sistema sanitario regionale cambi e si rinnovi, per
continuare a garantire la qualità dell’assistenza nelle forme
organizzative più adeguate”.
La riorganizzazione dell’ospedale di Comacchio rientra
nell’attuale programmazione sanitaria provinciale, definita
nella sede istituzionale appropriata, ovvero la Conferenza socio
sanitaria di Ferrara, in accordo con le linee d’indirizzo
regionali. Tuttavia, per approfondire e valutare tutte le
richieste emerse durante l’incontro di ieri, legate ad aspetti
tecnici e gestionali, è stato deciso che nei prossimi giorni
proseguiranno i contatti e gli incontri tra il direttore
generale dell’Azienda Usl di Ferrara, il presidente della
Conferenza socio sanitaria e il sindaco di Comacchio.