Bologna - Oltre 460 mila euro a sostegno
dell’apicoltura regionale: a tanto ammontano i contributi
stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per il 2013/2014. La
Giunta ha infatti approvato, su proposta dell’assessore
all’Agricoltura Tiberio Rabboni, il bando per
la prima annualità del programma 2014-2016, messo a punto
dall’assessorato per finanziare interventi di miglioramento
della produzione e della commercializzazione dei prodotti
apistici. Il bando è stato pubblicato oggi sul Bollettino
ufficiale (n. 358 del 4/12/2013, parte seconda) e le domande per
accedere ai contributi dovranno essere presentate entro il
17 gennaio 2014.
“L’apicoltura dell’Emilia-Romagna è tra le più sviluppate a
livello nazionale e sta assumendo un ruolo sempre più importante
per l’economia agricola della nostra regione - sottolinea
Rabboni -. Il bando, che si inserisce all’interno del programma
triennale approvato in luglio, rappresenta uno strumento
significativo per migliorare e qualificare questo comparto, che
conta 6.000 apicoltori e oltre 100.000 alveari, per una capacità
produttiva di 2.700 tonnellate di miele all’anno. I contributi
serviranno anche a dare nuovo impulso alle attività degli
apicoltori giovani e di quelli che operano in aree marginali di
collina e di montagna”.
Gli apicoltori interessati, singoli e associati, l’Osservatorio
nazionale del miele e il Cra-Api dovranno fare domanda agli enti
territoriali competenti (Regione, Province, Comunità montane,
Unioni di Comuni, Nuovo circondario imolese). Anche coloro che
avevano aderito al pre-bando devono presentare domanda
definitiva e l’eventuale documentazione integrativa. Le modalità
sono quelle informatiche (Sop) stabilite da Agrea (Agenzia
regionale per le erogazioni in agricoltura) e pubblicate sul
sito dell’organismo pagatore (http://agrea.regione.emilia-romagna.it),
dove sono disponibili il modulo e le istruzioni per la
compilazione. Il bando può essere consultato on line sul sito
della Regione Emilia-Romagna (http://bur.regione.emilia-romagna.it)
e sul sito di Ermesagricoltura (http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it).
I contributi previsti riguardano il sostegno a programmi di
assistenza tecnica, la lotta alla varroa, un acaro che provoca
la distruzione completa delle famiglie di api, e la
razionalizzazione della transumanza, cioè lo spostamento delle
arnie sul territorio per seguire la fioritura delle principali
piante nettarifere. Altri interventi ammissibili a finanziamento
sono quelli relativi all’acquisto di sciami per il ripopolamento
del patrimonio apistico e all’analisi delle caratteristiche
chimico-fisiche e residuali del miele. Il bando comprende anche
contributi per programmi di ricerca in due campi: la valutazione
genetica delle api regine, finalizzata a selezionare le
caratteristiche di tolleranza degli insetti verso le patologie;
l’applicazione di metodi innovativi per la tracciabilità e la
valorizzazione del miele.
“Con questo intervento - conclude Rabboni - la Regione fa un
ulteriore passo avanti per migliorare l’efficienza di un settore
che riveste una notevole importanza economica ma anche
ambientale. Basti pensare che, secondo stime dell’Osservatorio
nazionale sulla produzione e sul mercato del miele, l’attività
di impollinazione delle piante coltivate realizzata dalle api
vale da sola 2,5 miliardi di euro. Negli scorsi anni gli
apicoltori hanno dovuto affrontare il grave problema dello
spopolamento degli alveari, che si sta risolvendo grazie alla
sospensione da parte dell’Ue dell’utilizzo di prodotti a base di
neonicotinoidi per la concia delle sementi di mais. Sospensione
fortemente voluta e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna. Dopo
queste difficoltà, è arrivato il momento del rilancio”. /EC