Bologna - “Sono onorata e felice di aver accompagnato e
concretamente sostenuto queste esperienze, questi sindaci,
questi territori”. Così la vicepresidente della Giunta regionale
dell’Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, ha commentato la netta
vittoria dei “sì” nei comuni ferraresi, parmensi e riminesi in
cui ieri si è votato per confermare o meno la nascita di Comuni
unici. Con percentuali vicine e a volte anche superiori all’80%
i cittadini di Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia (provincia
di Ferrara) hanno votato a favore della nascita del Comune
unico, così come quelli di Sissa e Trecasali nel parmense e
Torriana e Poggio Berni nel riminese. L’unico risultato negativo
è stato a Toano e Villa Minozzo in provincia di Reggio Emilia.
L’Emilia-Romagna non è nuova alla nascita di nuove entità
comunali per fusione: lo scorso anno cinque Comuni della
Valsamoggia (Savigno, Monteveglio, Castello di Serravalle,
Bazzano e Crespellano) in provincia di Bologna hanno fatto da
battistrada.
"Il voto dei cittadini conferma la linea politica
della Regione in materia di riordino istituzionale”, afferma
Simonetta Saliera, che ricorda come “in un Paese dove da anni si
parla a vuoto di riforme la Regione Emilia-Romagna, i sindaci
dei Comuni interessati, i partiti politici e le parti sociali
che si sono impegnate per le fusioni hanno dimostrato come si
possano rafforzare le comunità locali realmente e con il
consenso degli elettori”.
“In Emilia-Romagna – conclude la vicepresidente -, dopo
quello della Valsamoggia il primo gennaio prossimo nasceranno 3
nuovi Comuni in luogo di 12 a seguito di fusioni. E' un primato
per il nostro Paese di cui tutti dobbiamo essere fieri. Questo
vuol dire comunità locali più forti con minori costi di gestione
che liberano risorse per i servizi alla persona, il sostegno
allo sviluppo economico, la cura del territorio