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Attività professionale dell'assessore Lusenti, il sottosegretario Bertelli risponde alla question time del consigliere Bignami: "Agito nel pieno rispetto delle norme"

Bologna – Un’attività professionale “svolta senza alcuna interferenza con il ruolo politico e continuando a svolgere l’incarico di assessore a tempo pieno e in completa autonomia, con l’impegno che lo ha sempre contraddistinto, senza che vi ostassero disposizioni normative”. Così il sottosegretario alla presidenza della giunta Alfredo Bertelli ha risposto oggi in Assemblea alla question time presentata dal consigliere regionale Galeazzo Bignami in merito all’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti
Bertelli ha ripercorso le tappe della vicenda, a partire dall’inizio del mandato politico di Lusenti in qualità di assessore regionale (maggio 2010), sottolineando come, con l’assunzione dell’impegno, siano cessate tutte le sue attività riguardanti lo svolgimento di funzioni assistenziali e professionali. Dopo alcuni mesi, e dopo aver verificato che non ci fossero interferenze o impedimenti rispetto allo svolgimento del mandato politico e all’incarico temporaneamente sospeso con l’Azienda di appartenenza (Cesena), il dottor Lusenti ha avviato l’esercizio di attività professionali. Considerando la necessità “di mantenere la pratica professionale, di non disperdere le sue conoscenze professionali e per garantire continuità nel trattamento di alcuni pazienti che aveva già assistito in precedenza e che richiedevano ulteriori suoi consulti”, Lusenti ha effettuato in forma occasionale delle visite al Poliambulatorio S. Michele di Reggio Emilia, “solo nelle mattinate di alcuni sabati del mese”.
Lusenti ha quindi mantenuto “una residuale attività professionale” ha spiegato Bertelli, senza mai togliere tempo “alle attività di assessore e ha svolto attività di medico, nell’interesse dei pazienti e per il mantenimento della sua esperienza professionale, facendo tutto alla luce del sole e nel pieno rispetto delle regole fiscali. Non vi è peraltro alcuna incompatibilità tra il ruolo di assessore alle Politiche per la Salute e lo svolgimento delle attività professionali alla luce delle norme tassative e molto chiare che disciplinano e risultano applicabili alla materia”. Inoltre il Poliambulatorio privato S. Michele “è una struttura sanitaria privata, non accreditata, sulla quale non esercita e non può esercitare alcun tipo di vigilanza connessa alle funzioni politiche insite nel suo ruolo di assessore alle Politiche per la Salute”.

In allegato, il testo integrale della risposta

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