SABATO A MATERA LA PRIMA DEL FILM “LE CRONACHE DEL TERREMOTO”
E’
prevista per sabato 7 dicembre 2013, alle ore 21 e 30, al cinema
Duni di Matera la prima del film “Le cronache del terremoto” il
lungometraggio prodotto da angelo Calculli per la regia di
Antonio Andrisani e Vito Cea che vede la partecipazione, tra gli
altri di Sergio Rubini. Questa mattina la pellicola è stata
presentata a Matera nel corso di una conferenza stampa. “Le
cronache del terremoto” è un film costituito da 5 episodi uniti
proprio dall’elemento comune del terremoto. L’evento sismico che
pure si palesa nelle 5 storie è in realtà utilizzato
metaforicamente per rappresentare la difficile situazione
economica e culturale del nostro Paese ma allo stesso tempo
queste 5 “scosse” sono una esortazione a prenderne
consapevolezza. “Il nostro rapporto con il terremoto –afferma
Antonio Andrisani che ha curato anche la sceneggiatura del
film- è costante anche nella nostra esistenza. Viviamo nella
calma apparente di ogni giorno e poi ogni tanto accade un
terremoto, qualcosa che ti porta a nuova evoluzioni”.
Nella tradizione della Commedia all’italiana, soprattutto del
passato, il film diverte ma offre spunti di riflessione sulla
nostra società. I protagonisti sono Antonio Stornaiolo, Antonio
Andrisani e Sergio Rubini, la cui partecipazione straordinaria
impreziosisce non poco l’intero progetto. Tra gli altri Bianca
Nappi, Mingo De Pasquale, Umberto Sardella e Antonella Genga. Le
musiche originali sono state composte da Gregorio Calculli.
Il lungometraggio pur essendo una produzione a basso costo si
propone come un progetto di qualità basato sull’iniziativa
privata. “Attraverso le relazioni – sostiene il produttore
Angelo Calculli- si possono fare prodotti di qualità con poche
risorse facendo leva sulla capacità di organizzazione del team
di lavoro”. Ognuno dei 5 episodi, seppur coerenti l’uno con
l’altro grazie agli attori che ritroviamo di volta in volta in
differenti ruoli (come nella tradizione della commedia ad
episodi) ha una sua specificità narrativa ma anche stilistica.
Alla fine viene fuori una sorta di “zibaldone” del cinema
italiano. Dal linguaggio estremamente elegante dell’episodio
“Comprami” che fa pensare ai film di Sorrentino a quello
classico di “Sassywood” sino a quello quasi documentaristico dei
frammenti in bianco e nero che uniscono i 5 episodi. “Il film
–sottolinea Vito Cea- è un prodotto che non ha nulla da
invidiare al resto delle produzioni italiane, c’è voglia di
fare, professionalità ed esperienza che contribuiscono a quella
che vuole essere l’espressione del nostro punto di vista”.
I due registi Vito Cea e Antonio Andrisani hanno volutamente
dato uno stile visivo diverso alle storie assecondandone il
ritmo e l’atmosfera con l’aiuto del direttore della fotografia
Francesco Di Pierro.
Il film
e episodio per episodio.
I cani
Una
satira su una coppia borghese arida e con problemi di sessualità
che decide di adottare un cagnolino in cui si imbatte per caso.
Una storia sull’aridità dei conservatori che votano a sinistra.
Comprami
Un
imprenditore senza scrupoli si è arricchito oltre misura con la
ricostruzione dopo il terremoto. Ma dietro questo sinistro
personaggio si nasconde un segreto sentimentale che ha origini
nel suo passato.
Giornata comunista
Una
riflessione divertente e amara sulla comprensione dell’altro, in
questo caso gli extracomunitari ma anche uno spaccato del
rapporto tra uomini e banche. Un episodio che racconta la crisi
economica.
Non
fare cerimonie
Il
mondo disincantato e cinico degli adulti e quello dei giovani.
Qualunque cosa di sconveniente facciano i giovani di oggi è il
frutto di quello che hanno costruito culturalmente gli adulti.
Ma in questa storia dal lieto fine la purezza trionferà.
Sassywood
Una
riflessione apparentemente concentrata sulla città di Matera, il
set per eccellenza dei film biblici ma che in realtà racconta la
crisi di tutto il cinema italiano.
Matera,
5 dicembre