Insegnamento in lingua straniera. Provincia e Università firmano
protocollo per corsi Clil
Insegnare in lingua straniera la matematica, l’italiano, la storia
dell’arte, o qualunque altra materia curriculare. È l’obiettivo del
protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina, in piazza Mario
Pagano, tra Provincia di Potenza, Apof-il e Università della
Basilicata e finalizzato a formare i docenti delle scuole superiori
con la metodologia Clil (Content and Language Integrated Learning)
per l’insegnamento di qualunque disciplina, umanistica o
scientifica, in lingua straniera, e in particolare in inglese.
Hanno firmato l’intesa il Presidente della Provincia di Potenza
Piero Lacorazza, il Rettore dell’Università di Basilicata Mauro
Fiorentino e il Presidente dell’Apof-il Pasquale Salerno. Presenti
anche l’Assessore alla Cultura Francesco Pietrantuono e il
Presidente del Centro Linguistico di Ateneo Michele Goffredo.
Dopo essere stati selezionati da Apofil i docenti, con un
determinato livello di competenza linguistica certificabile (B2
secondo il sistema Cefrl - Common European Framework of Reference
for Languages), seguiranno un percorso di formazione della durata
complessiva di 80 ore, curato dal Centro Linguistico di Ateneo
(l’Università è autorizzata dal Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca alla formazione e certificazione
metodologia Clil) che metterà a disposizione anche la piattaforma
tecnologica denominata Di.L.Le (distance language learning). I corsi
mireranno a trasferire ai docenti le tecniche di comunicazione
efficace e le metodologie didattiche da usare con gli allievi. Si
tratta di un passo importante per qualificare l’offerta formativa,
dal momento che in Basilicata non è stata prevista dal Ministero
l’attuazione di corsi metodologici sull’insegnamento.
Una sinergia, quella instauratasi tra Provincia e Università, che
mira ad innalzare la qualità dell’insegnamento e ad incoraggiare, in
linea con le politiche europee, l’apprendimento delle lingue. La
Provincia sostiene, infatti, i corsi Clil nell’ambito del programma
di investimenti per la scuola “Abitare il futuro”, nel quale
rientrano anche i
200 progetti di mobilità all’estero (Study Tour 2013 e In Tour)
finanziati per gli studenti lucani.
L’’idea è quella di mettere il sistema dell’istruzione pubblica al
passo con i tempi, per rendere la scuola lucana più capace di
guardare all’Europa e al mondo. In tale ottica i corsi Clil, che si
basano tra le altre cose sull’impiego di una piattaforma
tecnologica, si legano anche al programma scuola 2.0, una sfida
ambiziosa il cui scopo è innescare in Basilicata, a partire dalla
scuola, processi di innovazione tecnologica, capaci di tenere
insieme investimenti in reti e in formazione. (r.s.)
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