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Potenza, 27/03/2013 

 

 

 

Nomina nuovo presidente Apof-il. Ulteriori risparmi

 

È stato nominato presidente di Apof-il, in base ad un indirizzo condiviso, Pasquale Salerno, che in qualità di dipendente della Provincia non percepirà nessuna indennità di funzione, scelta che porterà ad un ulteriore risparmio di 23.713 euro. Ciò è propedeutico alla completa abolizione del consiglio di amministrazione, la cui funzione, come da statuto, è legata alla fine della mandato consiliare, tuttavia la necessaria riforma della legge regionale 33/2003 sulla formazione, già avviata dalla Regione e dall’assessore Viti, potrebbe consentire di anticipare questa scelta. 

Lo ha comunicato il presidente dell’Amministrazione provinciale di Potenza Piero Lacorazza, annunciando la nuova nomina.

Al presidente uscente Nicola Laguardia, che per motivi personali ha deciso di lasciare l’incarico – ha aggiunto Lacorazza – va un sentito ringraziamento per l’impegno profuso nella gestione di una delicata fase di transizione  dell’Apof-il che ha portato, attraverso un lavoro sinergico, al rilancio della sua mission e ad un nuovo protagonismo dell’Agenzia in house all’interno del sistema regionale della formazione .

L’ulteriore abbattimento dei costi che si realizza con la nomina del nuovo presidente è un altro importante passo nel proficuo percorso di ridefinizione dell’ assetto organizzativo e di razionalizzazione dei costi dell’Agenzia, avviato, già dal 2009, con la riduzione da sei a tre dei membri del Consiglio di amministrazione, la riduzione dei compensi ai componenti del Cda, l’istituzione del revisore unico al posto di quello collegiale, l'attribuzione del servizio di cassa al tesoriere dell'Ente e la previsione di un contratto di servizio per regolare i rapporti con l'Apof-il, con un risparmio complessivo annuo di oltre 6o mila euro

Risparmio a cui va ad aggiungersi anche quello derivante dalla riduzione dei compensi ai membri, al presidente e ai revisori dei conti del Cda di Apea.

In tale quadro, e senza nessun obbligo imposto dalla legge, si inseriscono anche altre misure  già messe in atto dall’Ente sin dal 2009  e che hanno concretizzato la “spending review” prima che diventasse attuale: tra queste la riduzione degli assessori dai 10 del 2009 agli attuali 7 e la ridefinizione del macromodello organizzativo  che ha portato le posizioni dirigenziali dalle 16  previste alle attuali 9, definite con deliberazione di Giunta provinciale dell’8.1.2013. Dall’anno 2008 ad oggi, inoltre, il numero dei dirigenti incaricati con contratto a tempo determinato è passato da 5 a 3, a seguito dell’Avviso presidenziale relativo all’affidamento della responsabilità di strutture dirigenziali a funzionari apicali dell'Ente, pubblicato sul sito istituzionale il 26.1.2010. Gli incarichi dirigenziali sono stati affidati solo ed esclusivamente a funzionari apicali dell’Ente, con inquadramento nella categoria professionale D, che per assumere l’incarico si sono posti in aspettativa non retribuita. Tale modalità operativa, cioè quella di privilegiare solo ed esclusivamente il personale dell’Ente, ha avuto una doppia finalità: quella di valorizzare la crescita professionale dell’amministrazione e quella di minimizzarne i costi. In caso di affidamento di incarico dirigenziale esterno, infatti, avrebbero pesato sulle casse dell’Ente sia la retribuzione dei dirigenti sia quella dei funzionari con inquadramento nella categoria D cui sono stati attualmente affidati gli incarichi in questione.

Ed ancora il costo complessivo del personale si è ridotto dai 28.968.047,57 euro, dell’anno 2009, ai 26.482.043,33 euro del 2012, di cui 4.429.811,26 euro sono spese per personale Apof-il, pagate con il Fondo sociale europeo (Fse) e, quindi, non a carico della fiscalità pubblica. Nel mese di gennaio 2013, il personale complessivo in servizio (Provincia + Apof-il), rispetto all’anno 2008 si è ridotto dunque di 109 unità di personale passando da 792 a 683 unità (-13,76%). Il personale complessivo di Apof-il, nello stesso periodo, ha subito un decremento di 32 unità passando da 164 a 132 di cui 105 nel ruolo ad esaurimento (non saranno sostituiti neanche se dovesse esserci lo sblocco del turn over) e 27 transitati dal ruolo soprannumerario nel ruolo ordinario dell’Ente.

La Provincia di Potenza a gennaio 2013, inoltre, ha un numero di dipendenti (compresi quelli Apof-il) inferiore di oltre il 20% rispetto ai parametri fissati dal Ministero dell’Interno con DM 16 marzo 2011 sui Rapporti medi dipendenti-popolazione, secondo il quale l’amministrazione,  con una popolazione di 383.791 abitanti, dovrebbe avere un numero di dipendenti pari a 849 unità.

 Attraverso un impegno sinergico tra giunta e struttura del consiglio, inoltre, abbiamo affrontato la difficile sfida del “fare meglio con meno”, rispondendo al devastante taglio operato a livello nazionale, pari nell’ultimo biennio a 23.118.129 di euro, con uno snellimento della spesa corrente in tutti i settori e in particolare attraverso una mirata razionalizzazione della spesa politica e di quella per il funzionamento della macchina amministrativa messa in campo sin dall’inizio della consiliatura. Dal 2008 ad oggi la spesa politica complessiva si è ridotta del 28,71% (spese per il funzionamento del Consiglio -30% circa; spese per il funzionamento della Giunta -42,84%; spese per le indennità degli Assessori -27,37%). Tali azioni di contenimento sono state attivate immediatamente a partire dall’anno 2009 che registra un risparmio rispetto al precedente anno 2008 di oltre 816.000 euro aumentato a 996.150 euro nel 2012.

L’entità del risparmio delle spese della politica in valore reale peraltro è ancora maggiore se si considera la notevole lievitazione di prezzo del costo della benzina tra l’anno 2008 e il 2012 a base per il rimborso delle spese di viaggio ai consiglieri per la partecipazione ai lavori consiliari.  I giorni delle commissioni sono stati ridotti da 5 a 3 legati alle effettive presenze il cui corrispettivo è il gettone di presenza pari a 74,37 euro lordi.

 

Nel quadriennio trascorso, infine, sono state ridotte in modo rilevante, tra le altre voci, le spese per fitti passivi (-33,57%), grazie alla complessiva azione di recupero e valorizzazione degli immobili e dei beni dell’Ente , alla rinegoziazione dei contratti di fitto in essere e al completamento di alcune scuole sul territorio; le spese telefoniche (-52,81%); la spesa per la telefonia mobile (-72,81%); le spese per seminari, manifestazioni, mostre organizzate dall'ente (-99,52%); le spese per acquisto libri, abbonamenti, riviste (-77,63%); le spese postali (-49,80%); le spese per l’acquisto cancelleria, stampati, copie eliografiche ( -66,72%); le attività di informazione, comunicazione, pubblicità e pubbliche relazioni ( -83,24%); le spese per assicurazione responsabilità civile verso terzi (-50,43%), anche grazie alla gestione in house delle pratiche dei sinistri al di sotto dei 50.000 euro, attivata nel 2010; le spese per auto di rappresentanza e di servizio (- 80%).

Anche grazie a queste azioni, e nonostante il difficile momento per la finanza degli enti locali e per il futuro istituzionale delle province,  l’Ente ha messo in campo e metterà in campo fino al 2015 investimenti  per circa 200 Meuro. (r.s.)

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